V1 – G15
Oggi si parte! Naturalmente non ho molta voglia di passare un’altra giornata intera in viaggio e ancora meno di un’altra notte in un volo Ethiopian, ma ho voglia di arrivare. Arrivo super tardi per la colazione del CEFA ma raccatto comunque qualcosa. Dopodiché mi metto comodo nella stanza comune e passo un po’ di tempo a rimettere in ordine questi appunti. Mi chiama Abass, che mi dice che manderà un altro al posto suo. Tutto questo ha molto molto poco a che vedere con il VIC, ma lo racconto comunque perché ormai ci ho fatto l’abitudine e chiudere il resoconto della prima missione in Tanzania con questi ultimi fattarelli privati. L’altro tassista mi porta fino ad un albergo, dove trovo Abass che mi invita a scendere dalla macchina. Mi dice di aspettare qualche minuto perché sta facendo salire alcuni turisti credo statunitensi in un bus. Dico ok, e resto a guardare. Avendo tantissimo tempo di anticipo, non mi dispiace di stare ad osservare questi intrallazzi. Sistemati i turisti, mi indica il suo taxi e sale a bordo con un suo amico. “This is Africa! You like it?” Ma certo che sì, però ora andiamo all’aeroporto. Ci mettiamo in strada, seguendo il bus. Quando il traffico gli pare troppo, valutando secondo un criterio che non conosco, Abass gira in una traversa ed iniziamo a percorrere stradelli tra poverissime baracche informali, una vera e propria slum. Quei viottoli sono praticamente impercorribili con le automobili, e direi che questa è vera la ragione dello stato di ingorgo continuo che per quanto ne so dura da dieci anni: tutti devono incanalarsi in un’unica grande arteria, che tra l’altro è un cantiere infinito proprio allo scopo di decongestionarla. Ciononostante, un tassista locale evidentemente sa che all’occorrenza i vicoli possono essere attraversati eccome anche con una vecchia Nissan. Mentre attraversiamo quella parte di città, gli faccio domande sul cinema di qui: guardate roba Nolliwood di abitudine? No, ci si spara principalmente i Bongo movies made in Tanzania!
Arrivo in aerooprto all’una circa, per scoprire che il mio volo è in ritardo di un’ora. Acquisto libri, e aspetto.