V1 – G11
Oggi ho una missione ed una soltanto: sgrovigliare quel boschetto e restituire in pianta le posizioni degli alberi. Sapevo che sarebbe stato un processo lungo, ma non me la sento di accettare che sia infinito. La prendo con pazienza, per forza di cose. Avere questi due o tre giorni liberi da altri impegni, da dedicare solo a questa mansione, si sta rivelando molto utile. Dopo una minima colazione a casa con l’Africafé, vado al parco. Non è una giornata soleggiata, il che è una buona notizia perché io starò meglio e le misure saranno migliori. Incontro il chief che mi dice che una persona con lo strumento per misurare il terreno (un teodolite? speriamo) arriverà domani mattina. Appuntamento alle nove. Mi sembra un’altra buona ragione per decidermi a completare il rilievo planimetrico oggi, così che domani potrò verificarlo e compilarlo con le quote altimetriche.
Chiedo di avere una postazione a sedere da qualche parte, per poter restituire le misure al CAD man mano che le prendo ed individuare immediatamente eventuali errori. Mi offrono una scrivania in un ufficio insieme ad altri impiegati: ora sono praticamente un Tanapa anche io. Sostanzialmente, farò avanti e indietro scrivania-sito per tutto il giorno. Prendo due o tre misure rilevanti e corro a riportarle. Ogni punto, oltre che individuarlo trilaterando da due altri punti noti, lo verifico con almeno una o due altre dimensioni. Trovo un errore nel disegno di ieri, di restituzione e non di misura, quindi colpa mia. Sulla base di quello, correggo un effetto domino di imprecisioni. Le cose iniziano finalmente a tornare. Solo, che il processo è lungo. Non so che cosa ne pensino quelli intorno a me di vedermi andare e tornare tra gli alberi in continuazione da tre giorni. Eventualmente, sono abili a nascondere l’ironia. Continuo così fino alle 14:30, poi corro al Twiga a mangiare una zuppa di cipolla e alcune chipsi (i madrelingua swahili tendono ad aggiungere una simpatica i alla fine delle parole quando parlano in inglese) scegliendo insomma il cibo che mi pare più rapido da ottenere. Poi torno al parco e continuo a rilevare. Per le 17:40, posso dire di essere soddisfatto della cosa. Ci sarebbero altri alberi qua e la di interesse secondario, ma io non ne posso più. Oltre a quelli disposti lungo la strada, prima di andarmene prendo frettolosamente alcune misure di quelli dall’altro lato del lotto. Posizionati quelli avrò finalmente una planimetria completa di tutta l’area che è stata ripulita per fare spazio al VIC.
Alla sera faccio quattro chiacchiere con Rasmus che mi offre una birra delle sue e poi tira fuori dal frigo una bottiglia di Amarula, una specie di crema di whiskey alla mandorla. Si parla di molti argomenti, e la conversazione è abbastanza piacevole. Mi pare che in maniera neanche troppo velata cerchi di impressionarmi raccontandomi che i leopardi di notte camminano tra i nostri bungalow ghiotti di scimmie. Buonanotte.